venerdì 28 agosto 2015

Mister No

Tra le varie forme d'arte passate un po' di moda negli ultimi anni una menzione particolare la meritano senza dubbio i fumetti.
Si tratta di un fenomeno che ha visto la propria nascita agli inizi del secolo scorso per poi andar via via diffondendosi sempre più nel corso degli anni 70/80.
Tutti abbiamo amato, apprezzato, conosciuto o, quanto meno, sentito parlare dei vari Topolino, Tex, Diabolik o Dylan Dog. Ed anche i protagonisti di film oggi famosissimi come Spiderman, Superman o Batman in realtà "nascono" originariamente proprio come personaggi dei fumetti.

"Vabbè, e chissenefrega!" direte Voi.

In effetti il compleanno di Luigi, anzi, il 70esimo compleanno di Luigi sembra proprio non aver nulla a che fare con lui, che di fumetti non ne ha probabilmente letti nemmeno uno in tutta la sua vita.

Eppure un collegamento c'è eccome, perchè esiste un fumetto il cui protagonista ci ha sempre ricordato Luigi. 
Si tratta di un fumetto per intenditori, famoso ma non conosciutissimo in realtà, nel quale il personaggio principale, tale Jerry Drake ex soldato statunitense, affronta mille peripezie ed avventure.

Il titolo del fumetto è: MISTER NO.

Ok, ora basta con i "chissenefrega" e sveliamo l'arcano:
Luigi, quando eravamo piccoli, ci ha tartassato l'infanzia con i suoi NO.
Qualsiasi fosse la domanda, la sua prima risposta era NO.

"Papà, posso andare a mangiare la pizza?"
- NO - (quella che faccio io è più buona)

"Papà, mi compri il motorino?"
- NO - (costa troppo)

"Papà, mi accompagni in Discoteca?"
- NO - (ci sono solo i drogati)

"Papà, posso andare a fare la cacca?"
- NO - (usi troppa carta igienica)

"Papà, posso respirare?"
- NO - (devo fare un peto)

Poi, però, bastava rifacessi la stessa identica domanda una seconda volta e, magicamente, ottenevi quanto desiderato: pizza, motorino, regali di tutti i tipi. Una volta, addirittura, ci ha permesso di respirare, smettendo di scoreggiare per quasi 3 minuti.

Ma le similitudini con il Mister No del fumetto ovviamente non finiscono qua.
Jerry Drake, ad esempio, odiava lo sport. Ed anche Luigi non  vincerà mai, di certo, il titolo di Atleta dell'anno.
Per dire, che non avesse un gran feeling, in particolare, con il Calcio si era capito la prima volta che andò a San Siro a vedere Inter - Napoli.
L'Inter di Herrera, degli invincibili, dei 3 scudetti e delle 2 Coppe dei Campioni.
Risultato? Unica sconfitta del decennio e Luigi mai più in uno stadio (per fortuna)!!!

Provò, quindi, altre 2 volte a cimentarsi col mondo del pallone:

La prima volta nel cortile del nostro condominio, dove ogni pomeriggio noi ragazzini giocavamo ore ed ore divertendoci come pazzi. Ad un certo punto arrivò lui, mentre la palla volteggiava beatamente in cielo, aguzzò lo sguardo, prese la rincorsa, raccolse le forze e calciò il pallone al volo con tutta l'energia di cui allora, poco più che 30enne, era dotato.
Voleva stupirci tutti.... e ci riuscì.
Perchè mentre il piede destro impattava goffamente la sfera, quello sinistro, poggiato precariamente a terra, perse aderenza mandando il nostro Luigi a gambe all'aria.
Risultato? Tutti noi bambini a ridere e Luigi con una gamba rotta.

La seconda (e per fortuna ultima) volta in cui ebbe a che fare con il mondo del pallone eravamo al mare, a Rosa Marina in Puglia.
Anche qua noi ragazzini ci passavamo la palla sulla spiaggia, in mezzo a turisti ed ombrelloni, con la sicurezza, la tranquillità e l'esperienza accumulata in giorni e giorni di allenamenti sulla sabbia.
Gli altri bagnanti prendevano serenamente il sole, incuranti di noi, facendo affidamento sulla nostra abilità ad avendo fiducia nel nostro buon senso. 
Ma non avevano fatto i conti con Luigi, che anche stavolta voleva stupirci e che arrivò sul "campo" alla velocità della luce. Ci rubò il pallone e si esibì nel suo famoso tiro alla pene di cane.
Risultato? Colpì in piena testa una dolce mammina che stava felicemente allattando il proprio bimbo di pochi mesi e ricevette in cambio tanti di quegli insulti che noi parenti facemmo finta di non conoscerlo peggio di quanto fece San Pietro con Gesù Cristo!!!


L'originario Mister Drake, inoltre, era un ex soldato, un militare, un uomo a cui nulla poteva sfuggire ed al quale niente potevi nascondere.
Proprio come Luigi.
Già dalla conformazione del suo naso è facile capire come abbia sempre avuto un fiuto speciale per i segreti, ma questa sua abilità l'abbiamo conosciuta in particolare da piccoli, quando ogni nostra "marachella" veniva sempre, da lui, immancabilmente scoperta.

Ad esempio anche Massi, che ha sempre pensato di essere il più furbo dell'Universo, ha dovuto fare i conti con il formidabile intuito investigativo di Luigi. Come quella notte in cui, un po' troppo brillo, finì in un canale con l'auto di famiglia, la famosa Regata. E dire che la fortuna sembrava essergli venuta incontro, perchè la macchina non aveva riportato alcun danno; si era semplicemente ribaltata nel fosso appoggiandosi con il portapacchi all'altra sponda. Di conseguenza Massi, ingenuamente speranzoso di poterla fare franca, aveva chiamato in piena notte il carro attrezzi (pagato con colletta degli amici), si era premurato di rimuovere ben bene i residui di erba e fango dalle ruote ed aveva, infine, parcheggiato l'auto in cortile per poi andarsene tranquillamente a letto.
Al suo risveglio, però, si ritrovò davanti agli occhi il volto serio e severo del temuto padre che gli disse: "Cos'hai combinato stanotte, disgraziato?"
A distanza di quasi 30 anni non si è ancora ben capito come avesse fatto a scoprire tutto: c'è chi parla di una spia, chi pensa alla ruota di scorta del bagagliaio uscita dalla propria sede oppure alla leggera ammaccatura sul portapacchi.
Più probabilmente era la solita tecnica in stile caramba, accusi tuo figlio di aver fatto qualcosa che tanto qualcosa l'ha fatta davvero...

Infine il coraggio. Per somigliare davvero ad un avventuriero come Jerry Drake devi per forza essere dotato di audacia smisurata al limite della spavalderia. E Luigi è stato protagonista di svariati episodi in cui ha dato prova di questo suo talento innato.

Ma per dimostrarlo non vi racconteremo di quando uccise un toro con un solo colpo di pistola; e nemmeno di quando atterrò con uno schiaffo quello che veniva soprannominato l'Incredibile Hulk della Bassa ("... ehi guarda là...." - SBAM- ).
Niente di tutto questo può essere, infatti, più esemplificativo del giorno in cui si sottopose alla prova di coraggio più ardua che uomo possa superare: il c.d. ESAME DEL PEPERONCINO.

Solito pranzo di famiglia, con zii e cugini di Brescia. Quindi tipo 45 persone arrotondate per difetto.
I protagonisti della tavolata sono, come sempre, Luigi e lo Zio Albino, entrambi palesemente sbronzi già dopo gli antipasti. A metà pasto parte la sfida:
"....Vediamo chi riesce a mangiare un peperoncino pugliese intero senza lamentarsi?"
Pina ed Antonietta, dotate di molto più raziocinio si oppongono, avvertendo i rispettivi testardi coniugi che i peperoncini di quest'anno sono ancor più piccanti del solito (...!!!...). Ma i due uomini non le ascoltano ed iniziano la gara, un peperoncino in una mano, una micca di pane nell'altra ed un bicchiere di vino davanti.
A metà peperoncino Luigi piangeva e ad Albino scendeva sangue dal naso. Ma entrambi non si son fermati ed hanno ultimato la prova.
Sullo sfondo la Nonna Jolanda, che ne stava tranquillamente sgranocchiando un paio: "Cce so' belli sti pipiruni!!!"


Bene, è ora di concludere.
Ma in modo serio stavolta, finendo con l'unico vero parallelismo con il protagonista del Fumetto in questione.
Mister Drake era un eroe, un idolo, un modello per migliaia di lettori che si sono divertiti nel leggere le sue mirabolanti avventure.

Ma era un personaggio di fantasia.

Luigi, invece, è reale.
E' il nostro indistruttibile Papà.
Sempre presente, sempre disponibile, tutto di un pezzo.
Disposto a qualunque cosa per i suoi figli prima e per tutta la sua famiglia ora.

Ci abbiamo provato ad assomigliarti, a diventare come te.
Forte, orgoglioso, fiero.
E, soprattutto, onesto.

Ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti.
Perchè uomini così non ne nascono più.
Perchè sei il Papà (ed il Nonno) che tutti vorrebbero, anzi dovrebbero, avere.

Grazie di tutto.
Sei tu il nostro vero Eroe.



Con Infinito Amore
La Tua Adorata Famiglia



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