giovedì 13 dicembre 2012

Attenti a quei due

Solitamente, per comperare un articolo di qualsiasi tipo, è sufficiente passare per 3 semplicissime fasi:

1) Ti rendi conto di avere necessità o bisogno di una determinata cosa;
2) Vai in qualche negozio per sceglierla;
3) Concludi l'acquisto.

Solitamente, dicevo.
Perchè se sei sposato, ovviamente, le cose si complicano.
Infatti, quasi sempre, ciò di cui ha bisogno il marito (Playstation12, TV Led 3D da 95 pollici, impianto home theatre da 12.500 euro, abbonamento ad Inter Channel ecc.) non corrisponde alle esigenze della moglie (Folletto Full Optional, Lavasciuga classe A++++++ con 27 kg di carico, Robot da cucina Bimby che frulla/cuoce/lava/mangia/digerisce contemporaneamente, borsetta Louis Vuitton in pelledicoccodrillovivo da pagare in 48 comodi quinti dello stipendio del marito ecc.).

E già qua potrebbero nascere i primi problemi.
A meno che tu non abbia la fortuna di percepire, come noi, uno stipendio da statale ed uno da commessa e quindi poterti permettere tutto quanto contemporaneamente.

Le cose, invece, si complicano se l'articolo da acquistare riguarda tutta la famiglia, tipo una macchina, la casa, il divano, la stufa a pellet oppure.... il cane.
Ecco, ad un certo punto della nostra lunghiiiiiiissima vita di coppia, abbiamo deciso di prendere un cane.
Beh, per la verità, il mio personalissimo apporto a questa rivoluzionaria scelta familiare non è stato poi così fondamentale.

L'Elsa arriva a casa: "Ciao amore mio dolcissimo, quanto mi sei mancato oggi, tutto bene al lavoro? Hai passato una bella giornata?"
Massi (uhm, mumble mumble, qui gatta ci cova): "Si. si."
Elsa: "Bene, sono QUASI felice. Per esserlo completamente che ne dici se compriamo un cane?"
Massi (merda, son fregato): "Ok."
Elsa: "Siamo d'accordo allora (...). Adesso non ci resta che decidere la razza, il sesso, il colore, l'età, la spesa e l'allevamento."
Massi (ora la frego io): "Certo cara, io propenderei per quella razza pulitissima, profumata e docile denominata Peluche."
Elsa: "Grande Massi, l'ho sempre detto che sei un genio, anche io avevo pensato esattamente ad un Boxer fulvo di 75 giorni con le guance penzolanti, la bava cadente ed i denti aguzzi. Sarà perfetto da tenere dentro la nostra nuovissima casetta. Smack (suonodelbaciodigiuda)."
Massi (BANG): "Ok cara."

Lei esce di casa alla velocità della luce ed io rimango impietrito per 15 secondi. Quando il sangue ricomincia a fluirmi nel cervello (me ne servono circa 274 litri per riempirlo tutto) inizio a rendermi conto di quanto appena successo.

Un cane.
No.
Un Boxer.
UN BOXER.
UN BOOOXXXEEERRR???
DENTRO CASA MIA? SUL MIO DIVANO? NEL MIO LETTO?

Calma.

Calma.


Calma.



BANG (2).


Quindi la prima fase, nelle procedure d'acquisto, era ultimata.
Ora bisognava procedere con la seconda e scegliere l'esemplare (scusami Pittinomiobello se ti ho chiamato "esemplare").
Ovviamente la Elsa si era già informata su tutto ed aveva deciso di andare a vedere l'allevamento del Boxer del Ducato di Parma.
Così, un bel giorno, partiamo in macchina e ci rechiamo alla volta di questo famigerato allevamento.
La strada, come sempre, l'aveva studiata lei e dopo 25 scorciatoie che ci hanno consentito di percorrere solamente 41 chilometri in più, giungiamo finalmente a destinazione.
Ossia, arriviamo in una specie di stradina con il fondo in stile Camel Trophy lunga una dozzina di miglia che terminava esattamente di fronte ad una insegna gigantesca recante la seguente scritta:

ASILO

Asilo? Che cazzo vuol dire Asilo?
Poi, d'improvviso, l'illuminazione:
"Elsa, Tesoro Mio, che sorpresa stupenda, non vuoi un cane, vuoi adottare un bambino!!!" (però, uhm, qualcosa non quadra, adottare, perchè adottare? mica sono sterile io).

Ed infatti lei, delicata come sempre:
"Cretino, dove guardi, l'allevamento è li a sinistra".

Mi giro e vedo, finalmente, il tanto agognato (...) ricovero per cani.
Ci fiondiamo, perciò, davanti al cancello, smaniosi ed eccitati come Pinocchio alle porte del Paese dei Balocchi. Ma (c'è sempre un maledetto MA nelle storie della famiglia Deleo).... non troviamo il campanello!!! Aspettiamo tranquilli un paio di orette e poi decidiamo di provare col cellulare.

"Pronto, sono la Bergamaschi, volevo sapere se siete aperti. Siamo qua davanti ma fate pure con comodo che tanto abbiamo portato i sacchi a pelo."

"Salve sono la Stocchi, arriviamo subito ad aprire."

Ed infatti, dopo aver montato le tende e passato un paio di notti all'addiaccio, vediamo in lontananza una figura che si avvicina lentamente a noi. Una ragazzina esile e minuta dai capelli biondi e la pelle chiara. Allora io, disinvolto come mio solito, le dico:

"Ciao, abbiamo parlato prima al telefono con tua nonna, ce la vai a chiamare per favore?"
Lei, imperturbabile: "Ero io al telefono (idiota)."

Cominciamo bene, penso tra me.

Continuo, con noncuranza: "Ok, siamo venuti qua per comprare un cane."
E lei, sguardo impenetrabile e voce di ghiaccio: "Qua non vendiamo cani, noi abbiamo i BOXER."

Ops, mi sa che ho sbagliato approccio.

Riprovo: " Si si intendevo proprio quelli li, i boxer."
Ma la Stocchi mi incalza: "E perchè volete un BOXER?"

Inizio a sudare, lei se ne accorge e noto un ghigno di sadico piacere sul suo viso.
"Come perchè? Perchè.... perchè.... beh perchè sono bravi a fare la guardia."
Lei, serissima: "Allora compratevi un pastore tedesco."

Ok, messaggio recepito, la Elsa mi appioppa una dolcissima ginocchiata ed entra, finalmente, nella conversazione:
"In realtà ci siamo appena trasferiti in una casa nuova ed indipendente, abbiamo un delizioso (...) bimbo di 5 anni ed avremmo pensato di farlo crescere con la compagnia dolce, giocosa e protettiva di un cucciolo di questa fantastica razza."
La Stocchi, finalmente, inizia a dare i primi segni di disgelo e si lascia andare ad un commovente:
"Parliamone."

Da li in poi il colloquio prosegue interamente tra le due dolci pulzelle (...) con la Stocchi ad elencare solamente una ventina di semplici e banali condizioni e la Bergamaschi sempre accondiscendente a qualunque richiesta.

S.: "Prima di tutto occorre che abbiate una casetta modesta ed accogliente, quanto meno di 750 metri quadri."
B.: "Nessun problema."
S.: "Logicamente anche un piccolo cortile per lo sgambamento, direi che 4 biolche dovrebbero bastare."
B.: "Nessun problema."
S.: "Sarebbe anche opportuno un posto in sala da pranzo a lui dedicato, quello a capotavola può andar bene."
B.: "Nessun problema."
S.: "Mi raccomando che il bagno, quello a lui riservato, abbia una doccia abbastanza spaziosa e la vasca a 2 piazze per evitare problemi di scoliosi. Il bidet preferibilmente in marmo di Carrara per questioni di igiene."
B.: "Nessun problema."

e via dicendo.
Ma niente di particolarmente complesso in realtà.
Li per li ho avuto solo un dubbio, cosa intendeva quando ha chiesto: "La cuccia per tuo marito l'hai già presa?" (poi col tempo però ho capito...).

Siamo pronti, perciò, a passare alla fase 3. quella dell'acquisto vero e proprio.
E la Stocchi ci presenta il suo socio, nonchè veterinario dell'allevamento oltre che addetto alle trattative.
Lo vedo benissimo anche mentre arriva da lontano, sembra il fratello gemello di Cino Ricci (se non sapete chi è cercate le foto su google e resterete stupefatti) ma 40 cm più alto.
La prima cosa che ci dice?
Buongiorno? No.
Come va? No.
Piacere di conoscervi? No.

La prima cosa che ci dice è:
"Quand'è che lo iscriviamo ad una gara?"

Ad una gara? Che gara? Ci sono gare per Boxer? Cosa? Devo portarlo in un ring? Un ring? Boxer?
Ma mica lo sapevo che sti cani praticano il pugilato.
Boh, non ci capisco più nulla ed inizio ad innervosirmi. Così, deciso come non mai, gli faccio:
"No guardi, a noi le gare non interessano, tzè!!!"
e lui: "Si ma a me di voi non me ne frega un cazzo."

Quando si dice parlar chiaro.

Fortunatamente si inserisce nuovamente la mia dolce mogliettina dicendo che qualcosa avremmo fatto ma che per problemi lavorativi e familiari più di tanto non potevamo garantire.

E lui: "Ok Signora, facciamo così, il prezzo del Boxer si aggira intorno a 19576 euro, ma se lo portate ad un paio di manifestazioni all'anno e lo mettete a disposizione per la monta possiamo chiudere a 14 euro."
L'Elsa: "Affare fatto, magari vi mando anche mio marito nei fine settimana a pulire i box così chiudiamo a 10 euro."
Tardini: "No guardi, per gli inserimenti lavorativi in ergoterapia è prevista una maggiorazione di 6 euro."
Elsa: "Come non detto."

Transazione conclusa e vissero tutti felici e contenti.

Chiudo (era ora) con una parentesi seria.
Questi 2 allevatori sono davvero un po' strani.
Ed inizialmente possono anche fare una brutta impressione perchè sono diffidenti, sospettosi e pignoli. Ma a noi sono piaciuti subito.
Perchè loro, il Boxer, non te lo vogliono vendere. Tu vai la convinto che siccome paghi puoi acquistare quello che vuoi ma loro no, se non gli piaci non te lo danno.
Si tratta di una stranissima inversione nel rapporto venditore/cliente ma credo sinceramente che sia una scelta vincente.
Perchè non stiamo parlando di comprare scarpe o braccialetti, parliamo di Boxer.
In breve, questi 2 strani tipi non ci hanno venduto un cane.
Ci hanno offerto un'opportunità.

L'Elsa ed io l'abbiamo colta.
E quando siamo usciti dall'allevamento la nostra vita è migliorata.



1 commento:

  1. è il sogno della mia vita e anche se non ci riuscirò continuerò a sognare di poter portare a casa con me un pezzo di felicità e di amore formato 4 zampe.

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